Italo Svevo
Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz, ad evidenziare
le sue radici italiane e
tedesche) nasce a Trieste nel 1861 da padre ebreo tedesco e madre italiana.
Compie gli
studi in Baviera ma al suo ritorno, per il fallimento dell'azienda paterna
è costretto ad
impiegarsi in una banca. Si dedica però anche al giornale Il Piccolo
e compie studi
presso la biblioteca civica su Freud, Darwin, Nietzsche, Schopenhauer, Balzac,
Flaubert, Zola. I suoi interessi letterari si concretano nella pubblicazione
di due
romanzi UNA VITA (1892) e SENILITA' (1898), ma mentre il primo richiama un
larvato interesse il secondo viene completamente ignorato, e ciò è
la causa
dell'abbandono da parte di Svevo della letteratura. Ma in realtà non
smette mai di
scrivere, del 1901 è la commedia UN MARITO. Nel frattempo nel 1896
si era sposato
con Livia Veneziani e abbandonata la banca si era dato agli affari nella
società del
suocero.Nel 1905 Joyce si trasferisce a Trieste e diventa insegnante di inglese
di Italo
Svevo, tra i due nasce una profonda e affettuosa amicizia. Nel 1915 l'Italia
entra in
guerra e la famiglia di Svevo si trasferisce in Inghilterra, mentre Svevo
resta a Trieste.
Nel 1920 comincia a scrivere LA COSCIENZA DI ZENO che uscirà nel 1923
e avrà
vasta eco per l'impegno di Joyce e per le positive critiche di due intellettuali
francesi,
Larbaud e Cremieux, e di Eugenio Montale sul giornale L'Esame. Ma Svevo non
potè
godere a lungo del successo, nel 1928 infatti muore per un incidente
automobilistico.