
UN CLANDESTINO A BORDO
di DACIA MARAINI
Editore Rizzoli, 95 pagine, lire 15.000
"(.)Ero pallida, gonfia, svuotata. Avevo avuto la tentazione di andarmene col bambino
non nato che si aggrappava cocciutamente a me senza volermi lasciare, anche se era gia'
morto".
E' attraverso il lontano ricordo di un figlio perso al settimo mese che la scrittrice
tocca, con forza e sensibilita' profonda, il tema delicatissimo dell'aborto
"pensando al bambino non nato come al clandestino della nave di Conrad che viene
accolto dal capitano nel suo battello". Ma dell'aborto non si puo' parlare senza parlare
di maternita', perche' "sono legati l'uno all'altra come due gemelli siamesi".
Tra ricordi, incontri ed esperienze personali, nella seconda parte del libro brevi riflessioni sul
corpo femminile: la seduzione, l'erotismo, la violenza, la prostituzione.