Charles Strickland, il protagonista di questo romanzo, conduce una vita tranquilla nella sua abitazione londinese accanto alla moglie e due figli adolescenti, un impiego come agente di borsa ed una casa in un quartiere piuttosto elegante frequentata da scrittori e amanti della letteratura con i quali sua moglie ama trascorrere il tempo. Ma la serenità di questo mondo idilliaco viene improvvisamente infranta un giorno quando Strickland decide di voltare pagina e abbanddonare tutto. La causa di questo mutamento repentino viene inevitabilmente attribuita ad una giovane donna, ma non é una semplice distrazione che porta Strickland a rinunciare alla propria vita, egli lascia tutto alle sue spalle per inseguire la regina di tutte le donne: l'Arte. Ed é a questo punto che Maugham inizia a delineare un quadro magnifico del personaggio entrando direttamente in contatto con esso. Un uomo introverso, scontroso, poco loquace, lo stereotipo dell'artista maledetto, incompreso dalla società a causa delle sue scelte radicali e il suo essere anticonformista. Andando avanti con la lettura si riesce a convivere con un uomo la cui semplicità e l'attaccamento per le cose più umili, riescono a trasportare il lettore in un mondo unico, distaccato dal resto della realtà. Strickland possiede un dono inestimabile, quello di tradurre le proprie passioni ed il proprio essere in opere piene di magia incantatrice. Maugham si serve di questo personaggio così controverso per narrare la vita travagliata di un genio: Paul Gauguin; malgrado alcune diversità (la nazionalità ad esempio), Strickland incarna pienamente l'insofferenza verso la società contemporanea troppo civilizzata e priva di valori, propria del pittore francese. Quello che colpisce di questo romanzo é che dietro l'apparenza della semplice narrazione della vita di un uomo, si cela il mistero di una figura straordinaria: l'artista. Un essere sensibile il cui occhio riesce a filtrare la realtà attraverso una specie di lente d'ingrandimento che gli permette di notare anche le cose più insignificanti. E' questo che Maugham si propone nel suo romanzo, portare cioè il lettore a estraniarsi dal mondo circostante per poter apprezzare quello che quotidianamente non riesce a percepire perché accecato dalla sete del potere. Ed é la difficile, quasi impossibile coesistenza con la realtà che spinge Strickland "in lungo e in largo alla ricerca di qualcosa di stabile a cui potersi attaccare"; decide di abbandonare anche Parigi, stanco della confusione e dell'indifferenza e parte alla scoperta di un luogo dove l'uomo non ha ancora imposto il suo potere. Il viaggio si conclude a Tahiti un vero e proprio paradiso terrestre, ed é qui che l'artista riscopre la sua nuova esistenza, tra le braccia incontaminate di Madre Natura, dove sceglie di rimanere per il resto dei suoi giorni. A questo punto del romanzo si é di fronte ad un uomo maturo, che finalmente é riuscito a conquistare la pace e la serenità che tanto cercava, dimenticando la sua precedente esistenza. Trascorre i suoi restanti giorni dipingendo incessantemente malgrado la sua salute precaria e la quasi totale cecità. "E qui, in questa che era la patria che cercava, egli si stabilirà tra le scene che non ha mai visto prima, tra gli uomini che non ha mai conosciuto, come fossero a lui famigliari fin dalla nascita. Finalmente troverà la pace."