
Spettacolo di devastazione comune -magiche illusioni, poetiche aggressioni, ironica violenza- di un clown
Parto.
Me ne vado ovunque: ai go uè-uè...
Non so stare in un posto più di po'... poropò!
Parto. A me piace viaggiare, più che arrivare: come l'amore: ore, ore, ore...
Anche perché in un senso o nell'altro, non c'è senso a restare: o resti di qua, o resti di là!
Ovunque resti: mani, cervelli, ossa: sogni, progetti, ricordi e poi che rimane...
quattro ossa, un poker senza rilancio: quel ch'è scommesso è scommesso, quel ch'è commesso è commesso, quel ch'è omesso è omesso, quel ch'è messo è messo...
